Esame Tossicologico del Capello: Rilevare l’Abuso di Sostanze nel Tempo

Scopri come funziona l’esame tossicologico del capello e cosa può rivelare sul consumo di canapa e altre droghe.

L’esame tossicologico del capello, noto anche come analisi del capello o test antidroga del capello, è un metodo affidabile per rilevare l’abuso o l’uso improprio di droghe nella matrice cheratinica. Questo tipo di test offre vantaggi rispetto ad altre matrici biologiche, consentendo di allungare la finestra di rilevamento delle sostanze e di monitorare il consumo di droga nel tempo.

Vediamo i dettagli:

Cos’è l’esame tossicologico del capello?

L’esame tossicologico del capello rileva l’assunzione di droghe, sia illegali che legali, attraverso l’analisi dei capelli. Può identificare l’uso cronico o improprio di sostanze e verificare eventuali periodi di astinenza.

Come funziona?

Un campione di capelli viene prelevato, di solito dalla zona posteriore della testa, vicino al cuoio capelluto. Il test può rilevare il THC (il principio attivo della cannabis) fino a 90 giorni dopo l’uso. Tuttavia, non può distinguere tra uso occasionale e consumo abituale.

Quando viene richiesto?

L’esame tossicologico del capello è utilizzato in ambito clinico, forense e lavorativo. In particolare, viene eseguito per alcune categorie di lavoratori con mansioni particolari, come previsto dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro.

Finestra di rilevamento

La finestra temporale varia a seconda del soggetto e della quantità di droga consumata. Non è possibile stabilire con certezza per quanto tempo il test risulterà positivo, ma può rilevare l’uso avvenuto fino a quasi un anno prima.

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